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Afrodite: Dea dell'Amore

Afrodite , nella religione greca, è la dea dell'amore, della bellezza, della sessualità, della sensualità, della lussuria e dei giardini.Suo equivalente nella religione romana è Venere.
Afrodite ebbe numerose Dee simili ed assimilate a lei nelle altre religioni politeiste dell'antichità, fra le tante: Inanna (controparte sumera), Ishtar(controparte babilonese), Hathor (egiziana), Astarte (Siro-Palestinese), Turan (etrusca) e Venere (Romana). Ha dei parallelismi con le dee dell'alba indo-europee, come Ushas o eos.L'etimologia del suo nome è tuttora ignota ma varie sono le ipotesi. Nonostante i tentativi di farne discendere il nome dalla semitica Aštoret, tramite una non documentata trasmissione ittita, rimangono seri dubbi.Il nome Ἀφροδίτη è collegato per etimologia popolare con ἀφρός "spuma", interpretato come "sorta dalla spuma". Ha riflessi nella civiltà etrusca (dal cui idioma pare derivare aprile). Un' idea di Glotta, rifiutata da Hjalmar Frisk, farebbe derivare il nome da πρύτανις, arrivato ai greci dagli etruschi come (e)pruni, che significa "signora" o simili.
L'epiteto Acidalia veniva occasionalmente aggiunto al suo nome, dalla sorgente nella quale era solita fare il bagno, situata in Beozia (Virgilio I, 720). Veniva anche chiamata Cipride (Omero, Iliade, Libro V, v. 330) o Cytherea, dai suoi presunti luoghi di nascita, rispettivamente Cipro e Citera. L'isola di Citera fu un centro del suo culto. Venne associata con Esperia e spesso accompagnata dalle Oreadi, le ninfe dei monti,dalle Cariti e dai suoi figli.Afrodite aveva una sua festa, l'Afrodisiaco (indicato anche come Afrodisia), che veniva celebrata in tutta la Grecia, ma particolarmente ad Atene e Corinto. A Corinto, i rapporti sessuali con le sue sacerdotesse erano considerati un modo per adorare Afrodite.Afrodite viene associata, e spesso ritratta assieme a: mare, delfini, colombe, cigni, melograni, mele, mirto, rose e limoni.Anche Venere, il suo alter ego romano, ha molti epiteti:uno di essi è Ericina= "dell'erica" o dal Monte Erice, in Sicilia, uno dei centri del suo culto.

La nascita di Afrodite

Alcuni sostengono che Afrodite nacque dalla spuma del mare quando Crono aveva evirato il padre e alcune sue gocce di sperma caddero in mare. La Teogonia di Esiodo descrive che i genitali "vennero trascinati dal mare per un lungo periodo, e spuma bianca sorse dalla carne immortale; dentro ad essa crebbe una ragazza" che divenne Afrodite. Nell'Iliade (Libro V) si esprime un'altra versione delle sue origini, secondo la quale era considerata una figlia diDione, che era l'originale dea oracolare ("Dione" è semplicemente "la dea, la forma femminile di Δíος, "Dios", il genitivo di Zeus) a Dodona. In Omero, Afrodite, avventurandosi in battaglia per proteggere suo figlio Enea, viene ferita da Diomede e ritorna dalla madre, per chinarlesi in grembo e essere confortata. "Dione" sembra essere un equivalente di Gea, la Madre Terra, che Omero ha rilocato nell'Olimpo, che a sua volta fa riferimento ad un ipotetico pantheon originale proto indo-europeo, in cui la principale divinità maschile è rappresentata dal cielo e dal tuono, e la principale divinità femminile (forma femminile dello stesso dio) è rappresentata come la terra o il suolo fertile. La stessa Afrodite viene talvolta indicata come "Dione". Una volta che il culto di Zeus usurpò quello dell'oracolo di Dodona, alcuni poeti lo resero il padre di Afrodite.Il principale centro di culto di Afrodite rimase a Paphos, sulla costa sud-occidentale di Cipro, dove la dea del desiderio era da lungo tempo venerata come Ishtar e Ashtaroth. Si dice che inizialmente arrivò a Citera, un punto di collegamento commerciale e culturale tra Creta e il Peloponneso. Si ha forse così un'indicazione del percorso del culto originario di Afrodite, da levante alla Grecia continentale.Nel Simposio di Platone, il discorso di Pausania distingue tra due manifestazioni di Afrodite, rappresentata da due storie: Afrodite Urania (Afrodite "paradisiaca"), e Afrodite Pandemos (Afrodite "comune"). Queste due manifestazioni rappresentano il suo ruolo nell'omosessualità e nell'eterosessualità rispettivamente.In alternativa, Afrodite è la figlia di Talassa (essendo nata dal mare) e di Zeus.

Secondo un'altra fonte è figlia di Poseidone. Queste due versioni seppur di minima rilevanza sono interessanti perché suffragherebbero che Afrodite fosse in origine una divinità marina.L'Afrodite nascente (in greco anadiomene) fu il soggetto di un celebre dipinto di Apelle, il cui mito, evocato da Plinio, fu ripreso dagli artisti dal Rinascimento in poi.