www.bondig.it
logo

Iperione, il titano della vigilanza e dell' osservanza

Iperione (o Iperone) è una figura della mitologia greca, uno dei dodici titani figli di Urano e di Gea.

Nella Titanomachia, quando i titani favorevoli a Crono si schierarono contro quelli che sostenevano Zeus, Iperione si schierò con Crono.

Dio della vigilanza e dell'osservanza, è padre di Elio (il Sole), Eos (l'Aurora) e Selene (la Luna) generati da Teia, sua sorella e moglie.

Il suo nome significa "colui che precede il Sole", ed è probabilmente relativo al suo ruolo come padre di Elio, il Sole, o di Eos, l'Aurora, il chiarore che precede il sorgere del giorno.

Curiosità: Nell'Iliade e nell'Odissea di Omero il dio sole viene chiamato Helios Hyperion ma nella Teogonia di Esiodo e nell'inno a Demetra di Omero il sole viene chiamato una volta in ogni opera Hyperonides, figlio di Iperione; è quindi chiaro che si tratta di due entità ben distinte.I Greci pensavano inoltre che il Sole si potesse paragonare all' Ade, in quanto dopo essere tramontato nel mare, perde luce, e per riacquistarla deve unirsi a sua moglie, la regina della notte Perse. Anche Ade, infatti, trova il realizzarsi della sua completezza nell'unione con sua moglie Persefone (si noti la somiglianza del nome con Perse) o Proserpina. Comunque dall'amore di Helios e Perseide, nasce Circe, una maga dagli enormi poteri, in grado addirittura di trasformare nell'Odissea di Omero, i compagni di Ulisse in porci.

____________________________________________________________________________________________________________________________________________

MNEMOSINE, la titanessa dei ricordi.

Mnemosine è una figura della mitologia greca, la personificazione della memoria.

Figlia di Urano (il Cielo) e Gea (la Terra) è una delle titanidi, e perciò sorella di Rea, Temi, Febe, Dione, Teti e Teia, e dei Titani, Crono, Ceo, Oceano, Iperione e Crio.
Mnemosine fu amata da Zeus, il quale le si presentò sotto forma di pastore. Giacquero insieme per nove notti sui monti della Pieria e dopo un anno, Mnemosine partorì nove figlie: le Muse.

Pausania riferisce che, originariamente, le figlie fossero tre, ossia Melete, la Pratica, Mneme, il Ricordo, e Aoide, il Canto.

Diodoro Siculo racconta poi che Mnemosine aveva scoperto il potere della memoria e che aveva assegnato i nomi a molti oggetti e cose astratte che servivano a intendersi durante la conversazione. Inoltre, a questa dea era attribuito il potere di far ricordare (da cui deriva il suo nome).Secondo Pausania, in Beozia si trovava l'antro di Trofonio, uno degli accessi agli Inferi, dove, per entrare era necessario prima bere da due fontane. La prima, intitolata a Lete (la dimenticanza), faceva scordare le cose passate. L'altra, intitolata a Mnemosine, consentiva di ricordare ciò che si sarebbe visto nell'aldilà.