Nella mitologia greca Astreo è un titano, figlio di Crio ed Euribia. Da lui e dalla moglie Eos (l'aurora) nacquero i venti: Zefiro, Borea, Noto ed Apeliote, le stelle e Eosforo. Viene nominato nelle Dionisiache di Nonno di Panopoli come dio delle profezie e degli oroscopi, dal quale si reca Demetra per conoscere il destino della figlia Persefone.
Pallante o Pallade è un titano, un personaggio della mitologia greca. Figlio di Crio (Kreios) ed Euribia ha come fratelli Astreo e Perse.
Nella mitologia greca è ricordato quasi esclusivamente per le imprese dei figli: Pallante si unisce alla ninfa Oceanina Stige e genera Nike, Cratos, Bia e Zelo. Nike è la simbolizzazione della Vittoria. Cratos è il Potere, Bia personifica la Violenza e Zelos la Costanza (oppure la Gelosia).
I figli di Pallante si alleano a Zeus nella lotta contro i Titani. In particolare Bia e Cratos vengono incaricati dal Sommo dio di incatenare Prometeo.Pare, invece, che egli partecipò alla Gigantomachia, nella quale perse la vita, tentando di abusare sessualmente di Atena, ma secondo altri mitografi si tratta di un altro Pallante. Pallade, è però considerato Titano patrono della Saggezza, e per tal motivo l'ellenica Atena avrebbe avuto tutto l'interesse a ucciderlo per prendere il suo posto. D'altronde l'epiteto Atena Lafria, "colei che conquista il bottino", fa supporre che fosse lei l'inseguitrice e non l'inseguita.
Nella mitologia greca Perse è un titano, figlio di Euribia e di Crio.
Perse fu fratello di Astreo e Pallante e marito di Asteria, dalla quale ebbe Ecate.